I pazienti con neoplasie mieloproliferative croniche sono ad aumentato rischio di nuovi casi di tumore solido o ematologici, ma non è chiaro come la prognosi sia influenzata nei pazienti con precedenti neoplasie mieloproliferative.
Sono stati utilizzati i dati provenienti da database medici basati sulla popolazione in Danimarca nel periodo 1980-2011 per confrontare la sopravvivenza tra i pazienti affetti da cancro, con e senza una diagnosi precedente di neoplasia mieloproliferativa, abbinati per età, sesso, anno di diagnosi e tipo di tumore.
Sono stati valutati i risultati per stadio del cancro e comorbidità.
Erano disponibili i dati per 1.246 pazienti con una storia di neoplasie mieloproliferative e a loro sono stati abbinati 5.155 pazienti senza una storia di neoplasia mieloproliferativa per il confronto.
Tra i pazienti con i nuovi tumori solidi localizzati, la sopravvivenza a 5 anni è stata del 49.8% per i pazienti con precedente trombocitemia essenziale, 47.9% per quelli con precedente policitemia vera e 48.0% per quelli con precedente leucemia mieloide cronica.
I valori sono stati 72.4%, 63.9% e 74.3%, rispettivamente, nei pazienti abbinati senza precedenti neoplasie mieloproliferative.
Il rischio di morte tra i pazienti con un tumore solido e precedente neoplasia mieloproliferativa è stato 1.21-2.28 volte maggiore rispetto ai pazienti senza neoplasie mieloproliferative.
Il rischio di mortalità in eccesso è stato osservato indipendentemente dal fatto che nuovi casi di tumore fossero stati diagnosticati entro 5 anni oppure 5 anni o più dopo la neoplasia mieloproliferativa.
Una precedente neoplasia mieloproliferativa è un predittore di uno scenario avverso nei pazienti che sviluppano nuovi tumori primari. ( Xagena2015 )
Frederiksen H et al, Lancet 2015; 2: e289-e296
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