Il fumo è ritenuto un fattore di rischio ambientale per la leucemia mieloide acuta ( AML ).
L'obiettivo primario di una meta-analisi di studi osservazionali è stato quello di valutare la relazione epidemiologica tra fumo e rischio di sviluppo di leucemia mieloide acuta.
Sono stati inclusi nella analisi 23 studi pubblicati nel periodo 1993-2013, che hanno riportato 7.746 casi di leucemia mieloide acuta.
L'esito di interesse era il rischio relativo ( RR ) di sviluppare leucemia mieloide acuta negli adulti fumatori di sigarette rispetto ai non-fumatori.
I risultati hanno mostrato che i fumatori attuali e da sempre avevano avuto un aumento del 40% ( RR=1.40, P minore di 0.001 ) e del 25% ( RR=1.25, P minore di 0.001 ) del rischio di sviluppare leucemia mieloide acuta rispetto ai non-fumatori.
Il rischio relativo di leucemia mieloide acuta è cresciuto senza distinzione di sesso, disegno dello studio, regione geografica e qualità degli studi.
L’intensità di abitudine al fumo inferiore a 10, 10-20, 20-30 e superiore a 30 sigarette al giorno era associata a rischio relativo di leucemia mieloide acuta, rispettivamente, di 1.27, 1.36, 1.55 e 1.77 ( P minore di 0.001 per trend ).
La durata dell’abitudine al fumo inferiore a 20 e superiore a 20 anni era associata a rischio relativo, rispettivamente, di 1.07 e 1.44 ( P minore di 0.001 per trend ).
L’abitudine al fumo cumulativa inferiore a 10, 10-20, 20-30 e superiore a 30 anni-pacchetto era associata a rischio relativo, rispettivamente, di 1.13, 1.23, 1.39 e 1.71 ( P minore di 0.001 per trend ).
Nel complesso, il fumo di sigaretta risulta essere un fattore di rischio significativo per lo sviluppo di leucemia mieloide acuta negli adulti. ( Xagena2014 )
Fircanis S et al, Am J Hematol 2014;89:E125-E132
Emo2014