È stato condotto uno studio per valutare efficacia e tollerabilità di Vorinostat ( Zolinza ) in combinazione con Bortezomib ( Velcade ) per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato o refrattario.
Nello studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo e di fase 3, sono stati arruolati adulti ( età uguale o superiore a 18 anni ) in 174 ospedali universitari in 31 Paesi nel mondo.
I pazienti eleggibili dovevano avere mieloma multiplo non-refrattario che aveva precedentemente risposto al trattamento ( da 1 a 3 regimi ), ma era attualmente in progressione, ECOG performance status uguale o inferiore a 2 e nessun effetto tossico che continuava dal precedente trattamento.
Sono stati esclusi i pazienti con resistenza nota a Bortezomib.
I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a ricevere cicli di 21 giorni di Bortezomib ( 1.3 mg/m2 per via intravenosa nei giorni 1, 4, 8 e 11 ) in combinazione con Vorinostat orale ( 400 mg ) oppure placebo una volta al giorno nei giorni 1-14.
I pazienti sono stati stratificati in base allo stadio basale del tumore ( stadio 1 o stadio maggiore o uguale a 2 secondo l’International Staging System ), a precedente trapianto di midollo osseo ( sì o no ) e al numero di precedenti regimi ( 1 o maggiore o uguale a 2 ).
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione nella popolazione per intention-to-treat.
Sono stati valutati gli eventi avversi in tutti i pazienti che avevano ricevuto almeno una dose di farmaco dello studio.
Nel periodo 2008-2011, 317 pazienti eleggibili sono stati assegnati al gruppo Vorinostat ( 315 dei quali hanno ricevuto almeno una dose di farmaco ) e 320 al gruppo placebo ( tutti hanno ricevuto almeno una dose ).
La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 7.63 mesi nel gruppo Vorinostat e 6.83 mesi nel gruppo placebo ( hazard ratio, HR=0.77; p=0.0100 ).
Nello studio, 312 ( 99% ) dei 315 pazienti nel gruppo Vorinostat e 315 ( 98% ) dei 320 pazienti nel gruppo placebo sono andati incontro ad eventi avversi ( 300 [ 95% ] eventi avversi nel gruppo Vorinostat e 282 [ 88% ] nel gruppo controllo sono stati imputati al trattamento ).
I più comuni eventi avversi di grado 3-4 sono stati trombocitopenia ( 143 [ 45% ] pazienti nel gruppo Vorinostat vs 77 [ 24% ] nel gruppo placebo ), neutropenia ( 89 [ 28% ] vs 80 [ 25% ]) e anemia ( 53 [ 17% ] vs 40 [ 13% ] ).
In conclusione, benché la combinazione di Vorinostat e Bortezomib abbia prolungato la sopravvivenza libera da progressione rispetto a Bortezomib e placebo, la rilevanza clinica della differenza nella sopravvivenza libera da progressione tra i due gruppi non è chiara.
Diversi schemi di trattamento con Bortezomib e Vorinostat potrebbero migliorare la tollerabilità ed aumentare l’attività dei farmaci. ( Xagena2013 )
Dimopoulos M et al, Lancet Oncol 2013; 14: 1129-1140
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