L’immunoterapia con l'anticorpo anti-PD-1, Nivolumab ( Opdivo ), ha prodotto un tasso di risposta dell’87% in una coorte di pazienti con linfoma di Hodgkin classico recidivato o refrattario.
I pazienti in uno studio di fase 1 di incremento della dose e di coorte di espansione hanno ricevuto Nivolumab 3 mg/kg ogni 2 settimane fino al presentarsi di una progressione tumorale o di tossicità estrema.
L’endpoint principale era rappresentato dalla sicurezza. Endpoint secondari erano l’attività antitumorale e l'espressione delle proteine immunomodulatrici nelle biopsie dei tumori.
L’87% della coorte era stato trattato, in precedenza, con 3 o più regimi di trattamento, mentre il 78% dei pazienti era stato sottoposto in precedenza a trapianto di cellule staminali autologhe, e il 78% era stato trattato con Brentuximab Vedotin ( Adcetris ).
E’stato riportato un tasso di risposta obiettiva dell’87%, con il 17% dei pazienti che hanno raggiunto risposta completa e il 70% che ha raggiunto risposta parziale.
Il tasso di sopravvivenza libera da progressione a 24 settimane per tutti i pazienti è stato pari all’86%.
Un tasso di risposta obiettiva dell’89% è stato segnalato tra i 18 pazienti che in precedenza avevano fallito il trattamento con Brentuximab Vedotin; di questi, il 6% ha raggiunto una risposta completa e l’83% una risposta parziale.
La maggior parte delle risposte si è verificata entro 8 settimane dall'inizio del trattamento.
Non è stata raggiunta la sopravvivenza globale.
Cinque pazienti sono incorsi in eventi avversi di grado 3. Non ci sono stati eventi avversi potenzialmente letali e nessun decesso correlato al trattamento.
In due casi gli eventi avversi hanno portato alla sospensione del trattamento.
Lo studio è ancora in corso nel 48% della coorte, e il 43% dei pazienti è ancora in trattamento. ( Xagena2014 )
Fonte: American Society of Hematology ( ASH ) Annual Meeting, 2014
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