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Passamonti: Macroglobulinemia di Waldenstrom

Everolimus in combinazione con Bortezomib e Rituximab nella macroglobulinemia di Waldenstrom recidivata / refrattaria


Uno studio clinico di fase I/II ha valutato l'efficacia della combinazione dell'inibitore selettivo di mTOR, Everolimus ( Afinitor ), con Bortezomib ( Velcade ) e Rituximab ( MabThera ) nel trattamento dei pazienti con macroglobulinemia di Waldenstrom recidivata o refrattaria.

I 46 pazienti inclusi nello studio hanno ricevuto 6 cicli della combinazione Everolimus / Rituximab o Everolimus / Bortezomib / Rituximab, seguiti da terapia di mantenimento con Everolimus fino a progressione.

Il 98% dei pazienti aveva ricevuto una precedente terapia con Rituximab, mentre il 57% dei pazienti era stato precedentemente trattato con Bortezomib.

Nella fase I dello studio non è emersa alcuna tossicità dose-limitante.

Le più comuni reazioni di tossicità di qualsiasi grado correlate al trattamento sono state affaticamento ( 63% ), anemia ( 54% ), leucopenia ( 52% ), neutropenia ( 48% ) e diarrea ( 43 % ).

Trentasei ( 78% ) dei 46 pazienti totali hanno ricevuto una terapia con le dosi complete dei tre farmaci.
Fra questi, il 6% dei pazienti ( 2 casi su 36 ) ha mostrato una risposta completa al trattamento ( intervallo di confidenza [ IC ] 90%: 1-16 ).

Nel complesso, 32 pazienti su 36 ( 89% ) hanno mostrato almeno una risposta minima ( IC 90%: 76-96% ), mentre in 19 pazienti su 36 ( 53% ) è stata osservata una risposta parziale o un miglior tasso di risposta ( IC 90%: 38-67% ).

Per i 36 pazienti trattati con le dosi complete dei tre farmaci, la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 21 mesi ( IC 95%: 12-non stimabile ).

In conclusione, i dati emersi dallo studio hanno dimostrato che la combinazione di Everolimus, Bortezomib e Rituximab è risultata ben tollerata ed è stata associata a un tasso di risposta dell'89% anche nei pazienti non-trattati in precedenza.
Alla luce dei risultati ottenuti, l'associazione Everolimus, Bortezomib, e Rituximab si prefigura come un possibile protocollo terapeutico non-chemioterapico per il trattamento della macroglobulinemia di Waldenstrom. ( Xagena2015 )

Ghobrial IM et al, Leukemia 2015; 29: 2338-2346

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