E’ raccomandata l’identificazione dell’organismo che causa la aspergillosi polmonare invasiva.
Uno studio prospettico di 50 pazienti ha valutato se fosse possibile ottimizzare una strategia diagnostica micologica in base alle caratteristiche dei pazienti.
La presenza di Aspergillus in campioni respiratori si manifesta più frequentemente in pazienti senza leucemia acuta che in quelli con leucemia acuta ( P=0.0003 ) e in pazienti con conta leucocitaria superiore a 100/mm3 ( P=0.002 ).
In un modello di regressione logistica, questi due fattori sono apparsi indipendenti, con un odds ratio ( OR ) aggiustato di 7.14 per i pazienti senza leucemia acuta e un odds ratio aggiustato di 6.97 per i pazienti con conta leucocitaria superiore a 100/mm3.
Un risultato micologico positivo è risultato più frequente anche tra i pazienti che nella scansione di tomografia computerizzata polmonare hanno mostrato segni di malattia invasiva delle vie aeree che negli altri pazienti ( P=0.043 ).
Segni di invasione delle vie aeree sono risultati più frequenti tra i pazienti senza leucemia acuta ( P=0.049 ), mentre la malattia angioinvasiva è risultata più frequente nei pazienti con leucemia acuta ( P=0.01 ) e in quelli con conta leucocitaria inferiore a 100/mm3 ( P=0.001 ).
Una concomitante infezione polmonare è stata identificata con maggiore frequenza tra i pazienti senza leucemia acuta ( P=0.005 vs trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche e P=0.048 vs altri ).
Questi risultati hanno indicato che sulla base delle condizioni del paziente dovrebbero essere prese in considerazione diverse strategie per la diagnosi di aspergillosi polmonare invasiva. ( Xagena2012 )
Bergeron A et al, Blood 2012; 119: 1831-1837
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