Le anomalie cromosomiche, soprattutto t(4;14) e del(17p), sono fattori prognostici fondamentali in pazienti con mieloma multiplo.
Tuttavia, questa affermazione è stata dimostrata in particolare in pazienti di età inferiore a 66 anni, trattati con approcci intensivi.
È stato condotto uno studio allo scopo di valutare questi risultati in pazienti anziani trattati con chemioterapia a dose convenzionale.
Per rispondere a questa importante domanda, è stata analizzata in modo retrospettivo una serie di 1890 pazienti ( età mediana, 72 anni; intervallo, 66-94 anni ), inclusi 1095 soggetti con dati aggiornati su modalità di trattamento e sopravvivenza.
Questo ampio studio ha innanzitutto dimostrato che l’incidenza della anomalia cromosomica t(4;14) non è uniforme nelle diverse età, e presenta una marcata diminuzione nei pazienti più anziani.
Inoltre, ha dimostrato che sia t(4;14) sia del(17p) hanno mantenuto il loro valore prognostico in pazienti anziani trattati con chemioterapia a base di Melfalan e Prednisone.
In conclusione, t(4;14) e del(17p) sono fattori prognostici fondamentali in pazienti anziani con mieloma multiplo, sia per la sopravvivenza libera da progressione sia per la sopravvivenza generale, indicando che queste due anomalie dovrebbero essere valutate al momento della diagnosi di mieloma multiplo, indipendentemente dall’età. ( Xagena2013 )
Avet-Loiseau H et al, J Clin Oncol 2013; 31: 2806-2809
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